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Dal Vino alla Lava: tour enogastronomici ai piedi dell’Etna

Il fascino dell’Etna


Il Vulcano Etna, con i suoi circa 3.400 metri di altezza, è uno dei vulcani più attivi e affascinanti del mondo. Il suo profilo maestoso domina la Sicilia orientale e racchiude millenni di eruzioni, leggende e trasformazioni. La sua struttura è complessa: ai crateri sommitali si affiancano numerose bocche laterali, coni piroclastici e grotte di scorrimento lavico.

Il vulcano Etna è ricco di sentieri unici nel loro genere caratterizzati da paesaggi molto variegati: si alternano colate laviche di roccia scura e dura, boschi verdi e sabbia vulcanica fine e leggera.
In particolare da evidenziare ad esempio il percorso sui Monti Sartorius: si tratta di sette coni allineati formatisi durante l’eruzione laterale del 1865 sul versante nord-orientale del vulcano attorniato da uno splendido bosco di Betulla Etnea. 
Invece l’ultima eruzione che il vulcano Etna ci ha regalato è stata generata da un cratere sommitale. Il cratere di Sud-Est, ultimamente il più vivo e pulsante tra i quattro crateri principali, che il 2 giugno 2025 ha creato un evento spettacolare, caratterizzato da emissione di cenere e materiale vulcanico che ha formato colonne alte oltre 6 km e nuove colate laviche. Questo è un chiaro segnale che sull’Etna, ogni momento scrive la sua storia.

I vini dell’Etna: terroir di fuoco

La viticoltura sull’Etna rappresenta uno dei terroir più interessanti d’Europa. La continua attività vulcanica ha arricchito il suolo di minerali come calcio, magnesio, ferro, zolfo, potassio e magnesio, creando un ambiente ideale per la viticoltura. Le ceneri vulcaniche e i lapilli conferiscono al terreno una struttura leggera e ben drenante, che permette alle radici delle viti di svilupparsi in profondità. Il terroir etneo è caratterizzato da escursioni termiche molto accentuate tra il giorno e la notte, favorendo così una maturazione lenta e uniforme delle uve. Ad oggi la zona riservata alla coltura dell’Etna DOC si estende lungo le pendici del vulcano tra i 400 e i 1.000 metri, area istituita da una commissione di enologi già nel 1968.

I quattro versanti: microcosmi di eccellenza


Ogni versante dell’Etna offre caratteristiche uniche che si riflettono nei vini:


Versante Nord: A maggiore altitudine (800-1.000 metri), gode di un clima più fresco con escursioni termiche accentuate. I vini sono più eleganti e freschi, con spiccata acidità e buona capacità di invecchiamento.


Versante Est: La vicinanza al mare, l’elevata piovosità (circa 1.500 mm annui) e la forte identità del Carricante caratterizzano questa zona. Solo nel Comune di Milo è consentita la denominazione Etna Bianco Superiore, grazie a condizioni climatiche uniche.


Versante Sud-Ovest: Zona soleggiata con vigneti fino anche a oltre i 1.000 metri e bassa piovosità. Presenta la massima escursione termica dell’Etna, ideale per vini più vivaci, alcolici e aromatici.


Versante Sud-Est: Soleggiato con suoli derivanti da eruzioni antiche, ospita vigneti ad alta quota che producono vini complessi ed equilibrati, beneficiando delle brezze marine.

I vitigni autoctoni: espressioni uniche del vulcano

Etna Rosso

Nerello Mascalese: La varietà più rappresentativa dell’Etna, capace di produrre vini con struttura elegante, buona acidità e spiccata mineralità. Le caratteristiche note di frutta rossa, spezie e leggera affumicatura riflettono la combinazione tra suolo vulcanico e microclima.

Nerello Cappuccio: Spesso accompagna il Nerello Mascalese nelle miscele, apportando morbidezza e fragranza, con una nota fruttata che dona equilibrio ideale tra corpo e freschezza.

Etna Bianco

Carricante: Varietà autoctona che matura ad altitudini elevate, sviluppa sorprendente acidità e freschezza. La mineralità del suolo vulcanico dona struttura interessante e notevole longevità, con note agrumate, floreali e retrogusto sapido.

Catarratto: altro vitigno autoctono, riconoscibile per gli aromi fruttati, come mela, pera, agrumi e fiori bianchi, con note di biancospino e gelsomino. Dal sapore fresco, sapido e secco, con un contenuto alcolico equilibrato e una buona acidità.

Le viti dell’Etna, grazie alla struttura leggera e ben drenante del terreno, sono meno soggette a malattie e parassiti, permettendo di ridurre l’utilizzo di pesticidi. Molte aziende hanno intrapreso un percorso verso la sostenibilità, con viticoltura biologica e biodinamica che rispetta l’ecosistema. Le vigne, coltivate spesso in piccole parcelle sui ripidi pendii del vulcano e sostenute da tradizionali muretti a secco, richiedono cure manuali che testimoniano un legame millenario tra uomo e territorio.

Dalle colate laviche ai calici: l’esperienza completa


Negli ultimi anni, sempre più tour operator propongono esperienze che combinano escursioni naturalistiche sul vulcano con degustazioni di vini e prodotti tipici locali. Un format ideale per chi cerca un viaggio sensoriale a tutto tondo: si parte con una camminata tra crateri e colate laviche, si ascolta il racconto della genesi e dell’evoluzione dell’area vulcanica e si scoprono le peculiarità della flora e della fauna etnea… e poi si conclude il tutto con una degustazione di vini abbinati alle specialità tipiche della cucina locale.
Nell’azienda vitivinicola, i visitatori scoprono il lavoro dei vignaioli dell’Etna: storie di resilienza, manualità, tradizione e innovazione. Ogni calice è la sintesi di un paesaggio estremo e generoso, capace di regalare emozioni a ogni sorso.
Per la visita bisogna tenere conto anche delle stagioni:
Primavera (aprile-maggio): clima mite, fioritura della ginestra etnea, vigne in germogliamento
Estate (giugno-agosto): giornate lunghe ma calde, vendemmia ad agosto
Autunno (settembre-ottobre): temperature ideali, colori autunnali, periodo della vendemmia
Inverno (novembre-marzo): paesaggi innevati spettacolari, ma condizioni meteo variabili

EtnaWay: un tour tra natura e gusto

Il tour “Etna & Vino” firmato EtnaWay è un’esperienza che unisce perfettamente avventura e gastronomia.

L’avventura inizia a Giarre o presso il proprio alloggio, dove la guida esperta vi accoglierà con racconti affascinanti sulla storia e la cultura dell’Etna. A bordo di veicoli confortevoli e sicuri, il viaggio verso il vulcano diventa un’occasione per immergersi nel paesaggio unico e nelle tradizioni legate a questo maestoso vulcano. Il trekking si sviluppa tra i crateri e le colate laviche dei monti Sartorius, culminando con l’esplorazione di un tunnel lavico – un affascinante passaggio sotterraneo creato dal flusso della lava. Equipaggiati con caschi e torce, si scende in questo mondo nascosto per scoprire i segreti geologici del vulcano.

Tra la visita de monti Sartorius e l’esperienza della grotta ci sarà una degustazione di prodotti tipici locali, miele, crema di pistacchio, pesto siciliano, liquori, fuoco dell’Etna, ecc., un’occasione per assaporare le eccellenze locali.

Un’esperienza autentica, intensa e sorprendente, da provare per unire il piacere della scoperta e delle forze della natura a quelle del palato.

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