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Come vestirsi per un’escursione sull’Etna (stagione per stagione)

Affrontare l’Etna non è come una semplice passeggiata in campagna. Che si tratti di un trekking a quota 2.000 metri o di una camminata tra i crateri sommitali, l’equipaggiamento giusto fa la differenza tra un’esperienza straordinaria e una giornata rovinata da freddo, vento o scarpe inadatte. Vestirsi in modo corretto per un’escursione sull’Etna significa rispettare il vulcano e il proprio corpo, in ogni stagione.

Primavera sull’Etna: clima mite ma imprevedibile

Durante i mesi di aprile e maggio, l’Etna si mostra in tutto il suo splendore. La neve si scioglie e la natura si risveglia, i pendii si inverdiscono, l’aria è frizzante.

Ma attenzione: anche se a valle si va in giro in t-shirt, in quota la temperatura può calare bruscamente.

Per affrontare bene la primavera etnea, è consigliabile vestirsi “a cipolla” con almeno 3 o 4 strati: uno strato base microclima traspirante, un pile e una giacca guscio antivento o impermeabile sono la combinazione ideale.

I pantaloni lunghi, meglio se da trekking in materiale tecnico, ti proteggeranno da vento, freddo e contatto diretto con la vegetazione e la superficie scoriacea della lava.

Le scarpe devono essere robuste, possibilmente da trekking, con una suola ben scolpita, ad esempio in Vibram, che garantisca aderenza sui terreni lavici e sabbiosi.

Non dimenticare occhiali da sole, cappellino e crema solare: il sole, anche se non cocente, riflette forte sulla neve e sulle rocce scure.

Se si prevede di stare in escursione più di un paio d’ore portare con sé almeno un litro d’acqua, se più di cinque ore almeno un litro e mezzo d’acqua.

Estate: caldo a valle, fresco in vetta

In estate molti sottovalutano l’escursione sull’Etna, pensando che basti una maglietta e delle scarpe da ginnastica. Ma sopra i 2.000 metri, anche a luglio e agosto, il vento può essere pungente e la temperatura può scendere sotto i 15°C.

Anche in estate, quindi, vince l’abbigliamento a strati. Porta con te una maglietta traspirante, un pile leggero o una giacca antivento, da indossare soprattutto durante le soste o quando si sale oltre i crateri più esposti.

Evita pantaloncini corti: meglio pantaloni lunghi leggeri, che ti proteggano dal sole e dalla sabbia vulcanica che può essere abrasiva.

Le scarpe da trekking restano indispensabili, specie se prevedi di camminare su sentieri di sabbia lavica o rocce instabili. Porta con te nello zaino obbligatoriamente un berretto per il sole e una scorta d’acqua abbondante, almeno un litro e mezzo per persona: l’aria in quota è secca e disidratarsi è facile.

Da non sottovalutare, anche in estate e importante utilizzare scarponcini da trekking sopra il malleolo.

Autunno: colori caldi e prime nevicate

Ottobre e novembre sono mesi affascinanti sull’Etna: il vulcano si tinge d’oro e rosso, e le giornate sono ancora lunghe. Ma non lasciarti ingannare dalla bellezza del paesaggio: il clima può cambiare all’improvviso, con pioggia, temporali e cali improvvisi di temperatura.

In autunno è importante scegliere un abbigliamento più termico. Indossa un intimo tecnico, un pile spesso e una giacca a vento impermeabile. I pantaloni da trekking possono essere rinforzati o leggermente imbottiti. Guanti leggeri e un berretto sono consigliati, così come una sciarpa tubolare o scaldacollo, comodo anche per proteggersi dalla cenere sollevata dal vento.

Le scarpe devono essere impermeabili e ben chiuse: in alcune zone si può trovare ghiaccio, specie al mattino presto.

Inverno sull’Etna: l’aspetto più selvaggio

Visitare l’Etna d’inverno è un’esperienza potente e suggestiva. I paesaggi innevati, il nero delle colate che man mano cede il passo al bianco, il silenzio assoluto: tutto contribuisce a creare un’atmosfera quasi lunare. Ma è anche la stagione che richiede la maggiore preparazione.

L’abbigliamento dev’essere da alta montagna. Giacca a vento pesante, pile termico, intimo tecnico caldo e pantaloni da trekking invernale o da sci sono indispensabili. Anche guanti, cappello e calzini tecnici non sono optional: proteggono da freddo, vento e umidità.

Per i piedi, servono scarponi da trekking impermeabili, meglio se con suola adatta al ghiaccio o ciaspole o ramponcini (nel caso di escursioni su neve compatta). In inverno, è indispensabile affidarsi a guide locali esperte e aggiornarsi sempre sulle condizioni meteo e vulcaniche.

Consigli validi tutto l’anno

A prescindere dalla stagione, ci sono alcune regole universali da seguire sull’Etna:

  • Vestiti a strati: è l’unico modo per adattarti rapidamente ai cambiamenti di temperatura.
  • Mai jeans, mai scarpe aperte: trattengono l’umidità e sono scomodi su qualsiasi tipo di sentiero.
  • Zaino con tutto l’essenziale: acqua, snack, crema solare, occhiali da sole, k-way, torcia e documento d’identità.
  • Controlla il meteo e l’attività vulcanica prima di partire: sul sito dell’INGV o tramite guide locali.
  • Viste le alte concentrazioni di ferro nel suolo un pericolo costante sono i fulmini, quindi se non previsti temporali astenersi dal programmare un’escursione o annullarla.

Quindi? Qual è l’abbigliamento migliore per salire sull’Etna?

L’Etna è un vulcano ed una montagna viva, ma estremamente imprevedibile, e proprio per questo incredibilmente affascinante.

Si trova al centro del Mar Mediterraneo, quindi zone dal clima mite per antonomasia, ma questo vale solo al livello del mare, in quota possiamo generalizzare dicendo che in media ogni 100 metri di quota guadagnati la temperatura scende di un grado.

Quindi non sottovalutare il fatto che ci si trovi in Sicilia, è il primo errore che gli escursionisti tendenzialmente fanno.

Vestirsi in modo adeguato per un’escursione sull’Etna significa rispettare la natura, garantirsi sicurezza e vivere al meglio l’esperienza. Ogni stagione ha la sua bellezza, ma anche le sue sfide: preparati con attenzione, e l’Etna ti regalerà emozioni indimenticabili.

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