Eruzioni (7)

Le ultime eruzioni dell’Etna (aggiornato al 2025)

Anche quest’anno, la Montagna ha deciso di regalarci spettacoli meravigliosi con la sua attività eruttiva. In particolare, lo scorso 8 febbraio sull’Etna è iniziata un’eruzione subterminale prevalentemente effusiva, alimentata da bocche site a 3050 m s.l.m. A tale eruzione, si è accompagnata episodicamente anche da attività stromboliana di modesta intensità.

Attività del 2024

Già l’estate scorsa, l’Etna sia era messa in mostra grazie a una fase di attività stromboliana dal cratere sommitale Voragine, che ha dato vita a suggestive fontane di lava. Tra luglio ed agosto, l’intensità è aumentata fino a produrre sei episodi parossistici, con alte fontane di lava, trabocchi lavici e colonne eruttive cariche di materiale piroclastico.

Una minore attività esplosiva è avvenuta in seguito al Cratere di Nord-Est. Il 10 novembre 2024, infine, è avvenuto un episodio di intensa attività esplosiva in zona Bocca Nuova – Voragine, che ha prodotto una colata lunga meno di 400 metri.

Da allora, l’Etna è rimasta sostanzialmente in uno stato di equilibrio. Almeno fino ai primi di febbraio 2025.

L’eruzione di febbraio 2025

Sebbene in quei giorni tutti i segnali registrati dalle reti strumentali di monitoraggio suggerissero che il vulcano fosse in una fase di quiete, il 5 febbraio sono state osservate alcune deboli emissioni di cenere scura da un punto sul fianco nord-occidentale del Cratere di Sud-Est, in corrispondenza della sommità del vecchio cono che si era accresciuto tra la fine degli anni 70 e il 2007. La mattina del 7 febbraio sono avvenute alcune piccole esplosioni stromboliane dall’alto fianco nordoccidentale del Cratere di Sud-Est.

Ma l’eruzione vera e propria è avvenuta l’8 febbraio quando, alla base del ripido pendio meridionale del cratere Bocca Nuova, si è aperta una fessura con alcune bocche effusive dalle quali è uscita una colata di lava diretta verso Sud-Ovest. Durante la fase effusiva di questo evento eruttivo, la colata ha raggiunto e superato quota 2000 metri, arrivando ad interrompere anche strada Altomontana.

L’emissione di cenere dalle bocche esplosive sul Cratere di Sud-Est è aumentata poi il 14 febbraio e, ancora una volta, il 16, producendo leggere ricadute di cenere sui settori sud ed est dell’Etna.

Primavera di lava

L’Etna è stata ben sveglia anche a fine aprile, quando la sua attività stromboliana si è evoluta in fontane di lava pulsanti che hanno raggiunto altezze di 200 e 300 metri.

Anche a maggio sono attese interessanti attività eruttive che, siamo sicuri, daranno vita a scenari mozzafiato. E per ammirare da vicino – e in totale sicurezza – questi bellissimi spettacoli naturali, potete affidarvi agli esclusivi tour di EtnaWay, che vi faranno vivere un’esperienza davvero unica.

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